Palazzo Coppola, origine della Cavese Calcio 1919.

Un aquilotto senza artigli può essere in grado di graffiare e lasciare il segno del suo essere predatore? Certamente no, la prima vittoria stagionale, l’inizio di un ciclo di maturazione di tanto lavoro prodotto, di energie spese e sacrifici condivisi, quello che avrebbe dovuto rappresentare il confronto di quest’oggi al Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni contro la Viterbese. Invece ci troviamo ad analizzare la terza sconfitta consecutiva in casa dopo Vibonese e Bari. Sicuramente quello che lascia più perplessi è una prestazione che alimenta forti dubbi, fornisce conferme agli scettici e butta nel cestino quanto di positivo fatto finora dalla Cavese di mister Modica. Partiamo da un prerequisito di base, il terreno di gioco, gibboso, irregolare, inaridito, poco consono ad uno sviluppo armonico della manovra di gioco, è un handicap enorme. Possibile che sia stato possibile ridurlo per incuria in questo stato? La Cavese e lo sport in generale, per lo stato di degrado nel quale versano gli impianti sportivi cittadini, non rappresenta più un main thème della politica cittadina. Ad avvalorare questa tesi, le provocatorie dimissioni ” a termine ” annunciate dal massimo esponente Santoriello, che sono rimaste ancora lettera morta, perchè la politica amministrativa cittadina non ha ancora bussato alla porta del patron per cercare di intavolare un costruttivo dialogo. Tornando a parlare di calcio giocato, lo spirito compatto di squadra reattiva, con un centrocampo ben regolato e geometrico, è stato quest’oggi annullato dalla superiorità numerica prima a centrocampo della Viterbese e poi di effettivi, complici un gesto insano di Andrea Russotto e così la Cavese perde prima la testa e poi la partita. E’ davvero un peccato rimarcarlo, l’uomo migliore in campo della squadra di Modica, l’ex Napoli ha sfoderato una prestazione molto al di sopra della media della sua squadra, ma con quel “vaffa” all’arbitro ha distrutto quanto di buono fatto sul terreno di gioco. Non è mai bello parlare dei singoli, ma lo stesso Migliorini, calciatore di esperienza e qualità, nel ruolo di play al posto di Pompetti, ha spento la manovra di gioco della squadra che invece con il giovane mancino scuola Inter, aveva trovato un buon interprete e un fine manovratore di gioco. Il giovane centrocampista, spostato sulla mancina per l’assenza di Esposito, non illumina la manovra, anzi la coesistenza con Migliorini, al rientro dopo le prime gare di scarsa forma, fa calare una fitta nebbia nel gioco della squadra, che fatica moltissimo a trovare quei bei passaggi corti e verticali che nelle precedenti partite avevano fatto immaginare ai tifosi un calcio gradevole. Accortosi dell’errore e in doppio svantaggio, nel secondo tempo il tecnico Modica corre ai ripari accentrando Pompetti e passando ad un centrocampo a due con tre mezze punte e una punta centrale al fine di recuperare il doppio svantaggio. Ma la giornata di scarsa grazia di tutto il gruppo non esaltano i terminali offensivi e registriamo una molto poco reattiva prestazione di De Paoli, calciatore sul quale per minuti giocati più di tutti si concentravano le speranze realizzative della società. Ma così non è per il momento e la squadra senza appello esce sconfitta a seguito di una deludente prestazione contro la Viterbese, squadra quella di Maurizi in seria difficoltà che ringrazia calorosamente la prestazione insussistente degli aquilotti. Un solo tiro in porta sul finire della gara tra l’altro su calcio piazzato la dice lunga sullo stato di difficoltà della Cavese che dovrà pure iniziare ad inanellare qualche vittoria se vuole tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. Si apre una settimana difficile con il doppio impegno, infrasettimanale nel derby con la Juve Stabia, mancante Russotto per squalifica, e domenicale di nuovo al Lamberti con l’ostico Monopoli.