Le due maggiori accreditate nel girone G, tra dubbi, difficoltà, alla ricerca di certezze.

Dopo tre partite dall’avvio della stagione sportiva, i rossoneri sono balzati a quota sette punti in testa alla graduatoria, seguiti dagli aquilotti a quota sei. Questa la partenza delle principali due indiziate per la vittoria finale con il conseguente approdo tra i PRO. Ma partiamo dagli stati d’animo e dalle prerogative con le quali gli entourage sportivi e soprattutto i quadri societari affrontano questa nuova stagione calcistica. Innegabile evidenziare che nella città dei portici le aspettative sono alte, anzi altissime, non fosse altro per il campionato gettato alle ortiche in malo modo l’anno scorso a favore del redivivo Brindisi. Questo aspetto ha enfatizzato la volontà e consapevolezza di allestire una rosa da primato, con l’intento di voler disputare una stagione con un finale diverso rispetto alla scorsa. Di contro la Nocerina ha impostato una strategia diversa, in coincidenza con l’anno zero della nuova proprietà dopo la scorsa stagione governata dall’incertezza dei quadri dirigenti. Si è così sposato un profilo di assoluto livello per la categoria senza eccessivi proclami, con l’obiettivo di lavorare a fari semi spenti ma con la consapevolezza di voler gareggiare con le pretendenti alla vittoria finale, sostenuti dalla tradizione sportiva e soprattutto forti di un ritrovato entusiasmo della piazza rossonera. Così lato biancoblù ci si è affidati ad una campagna acquisti partorita dal DS Logiudice che ha convinto non al 100% la critica, in virtù dapprima di una conduzione tecnica che è un esordio assoluto per la categoria, mister Cinelli, e per una composizione della rosa che solo negli ultimi giorni di calciomercato ha visto aumentare la cifra tecnica del centrocampo a scapito di qualche colpo nel reparto avanzato che potesse rappresentare la cosiddetta ciliegina sulla torta e che non è arrivata. Nella logica dell’impostazione del calcio tradizionale che vuole le migliori difese essere solido lievito per la vittoria dei campionati, si è partiti da una retroguardia molto robusta con l’arrivo dei centrali Troest, Magri, Derosa e Buschiazzo. Il centrocampo è stato rinforzato a fine campagna acquisti con gli arrivi di Francesco Urso e Konate Amara, che non hanno effettuato con i compagni la preparazione nel ritiro pre-campionato. Il reparto che oggettivamente sembrerebbe depauperato rispetto alla scorsa stagione è l’attacco con la conferma del solo Foggia, capitano, e gli arrivi di Felleca, Addessi e nelle ultime ore di calcio mercato di Sowe e Piovaccari.

Capitolo rossonero, la squadra allenata da Gianluca Esposito, un campionato vinto alla Gelbison proprio ai danni della Cavese, non ha ancora convinto il popolo rossonero in virtù di un gioco e di un collettivo che a inizio stagione poneva qualche interrogativo che però, forse, le ultime due vittorie esterne hanno smussato. Ha preso risalto, infatti, la compattezza della squadra nella fase soprattutto difensiva che si è ribaltata in un senso di coesione del gruppo, anche se il gioco ancora latita e non è un pensiero di pochi. Grandi qualità ed individualità soprattutto nelle fase offensiva, che potrebbero già da domenica prossima contro l’abbordabile Ardea, trovare la giusta quadra con una maggiore coralità di gioco. Il mix di elementi over del calibro di Piccioni, Parravicini, Caccavallo, Tunninetti, Basanisi, Garofalo, uniti al fedelissimo di mister Esposito Uliano e all’ultimo arrivato Guida, rappresentano la solida certezza con la quale la società intende serrare le fila per avere il ritmo della lepre del girone.