In NBA qualche anno fa fu rivoluzione. Sulle maglie dei giocatori più forti del pianeta non più i loro cognomi ma i soprannnomi, o i nickname, se preferite.
L’idea piacque a molti ma non proprio a tutti.
C’era da aspettarselo in un campionato che fa del marketing e dello spettacolo la sua principale prerogativa.
E nel calcio?
Dal soprannome al vezzeggiativo, al nome di battesimo, ne abbiamo visto tante di “stranezze” sulla maglia, anche nel calcio.
Tanti i brasiliani che per comodità usarono un nickname, indimenticabile Ricardo Izecson dos Santos Leite, per tutti
Kakà (imperdibile per qualcuno con un nome così sulla maglia). E poi il primo Zlatan in maglia Ajax, passando per il Prince di Boateng, al Carlitos di Tevez in maglia Boca, ad Alexis sulle spalle di Sanchez o Claudio (Lopez) al a Valencia e nella Lazio.
E poi il Chicharito di Javier Hernandez al Manchester United.
E il Milan (Rapaijc) sulla maglia del Perugia. Pensate se lo facesse ora Skriniar: Milan il suo nome di battesimo, però gioca nell’inter!
E poi il Winter dietro le spalle dell’olandese Aaron che giocava proprio con i nerazzurri.
Anche con i numeri si è giocato abbastanza: dal 2 in attacco di Momo Kallon ai tempi di Reggina e Vicenza, al numero 8 del portiere Soviero al Crotone e la 5 e poi la 7 di Luca Bucci portiere del Parma. Tutto ma non la 1 in pratica. La più azzardata forse la 10 del portiere del Chievo Cristiano Lupatelli. E ancora l’1 del centrocampista sempre del Chievo Verona Jonathan De Guzman. Il culmine fu l’ 1+8 di Ivan Zamorano che proprio non voleva staccarsi dalla 9.
Qualcosa di simile fece Salvatore Fresi, difensore dellaSalenrnata, che, trovando occupato il suo 6, optò per un 3+3 (seppur per poche partite rispetto all’ex compagno cileno).
Esageró Zerouali. Il calciatore marocchino in Scozia con la maglia dell’Aberdeen prese il numero O, per assonanza col suo cognome, forse.
La scelta fu molto criticata, tanto che la Federazione scozzese dall’anno seguente iniziò a vietare l’utilizzo del folkloristico numero zero.
E se invece provi o ti trovi a poter combinare nome e numero? Beh, Fantastico!
E allora ecco la 44 GATTI, di Fabio, centrocampista del Perugia in omaggio al brano musicale dello zecchino d’oro.
O il 7 NANI dell’estroso centrocampista laziale… Conosceva la favola secondo voi?
Fino ad arrivare al 5 SENSI di Stefano, centrocampista dell’Inter, ai tempi del Cesena e all’attualissimo 33 CRISTO, attaccante spagnolo, ultimo arrivato in casa Udinese, forse troppo cattolico!
Tutti in piedi però per l’ex portiere del Siena anni 2000 Marco, che di cognome fa FORTIN e dietro la maglia scelse il… 14, ovvio!!!